Ciò che anzitutto contraddistingue la vostra
grande famiglia è la capacità di usare il linguaggio particolare e specifico
della vostra arte. L’allegria degli spettacoli, la gioia ricreativa del gioco,
la grazia delle coreografie, il ritmo della musica costituiscono proprio una
via immediata di comunicazione per mettersi in dialogo con piccoli e con
grandi, suscitando sentimenti di serenità, di gioia, di concordia. Con la
varietà delle vostre professioni e l’originalità delle esibizioni, voi sapete
stupire e suscitare meraviglia, offrire occasioni di festa e di sano
divertimento.
Cari amici, proprio a partire da queste caratteristiche e con il vostro stile, voi siete chiamati a testimoniare quei valori che fanno parte della vostra tradizione: l’amore per la famiglia, la premura per i piccoli, l’attenzione ai disabili, la cura dei malati, la valorizzazione degli anziani e del loro patrimonio di esperienze. Nel vostro ambiente si conserva vivo il dialogo tra le generazioni, il senso dell’amicizia, il gusto del lavoro di squadra.
Conosco anche i numerosi
problemi legati alla vostra condizione itinerante, quali l’istruzione dei
figli, la ricerca di luoghi adatti per gli spettacoli, le autorizzazioni per le
rappresentazioni e i permessi di soggiorno per gli stranieri. Mentre auspico
che le Amministrazioni pubbliche, riconoscendo la funzione sociale e culturale
dello spettacolo viaggiante, si impegnino per la tutela della vostra categoria,
incoraggio sia voi sia la società civile a superare ogni pregiudizio e
ricercare sempre un buon inserimento nelle realtà locali.
Cari fratelli e sorelle, la
Chiesa si rallegra per l’impegno che dimostrate ed apprezza la fedeltà alle
tradizioni, di cui a ragione andate fieri. Essa stessa che è pellegrina, come
voi, in questo mondo, vi invita a partecipare alla sua missione divina
attraverso il vostro lavoro quotidiano. La dignità di ogni uomo si esprime
anche nell’esercizio onesto delle professionalità acquisite e nel praticare
quella gratuità che permette di non lasciarsi determinare da tornaconti
economici. Così anche voi, mentre ponete attenzione alla qualità delle vostre
realizzazioni e degli spettacoli, non mancate di vigilare affinché, con i
valori del Vangelo, possiate continuare ad offrire alle giovani generazioni la
speranza e l’incoraggiamento di cui necessitano, soprattutto rispetto alle
difficoltà della vita, alle tentazioni della sfiducia, della chiusura in se
stessi e del pessimismo, che impediscono di cogliere la bellezza dell’esistenza.
Benché la vita itinerante
impedisca di far parte stabilmente di una comunità parrocchiale e non faciliti
la regolare partecipazione alla catechesi e al culto divino, anche nel vostro
mondo si rende necessaria una nuova evangelizzazione. Auspico che possiate
trovare, presso le comunità in cui sostate, persone accoglienti e disponibili,
capaci di venire incontro alle vostre necessità spirituali. Non dimenticate,
però, che è la famiglia la via primaria di trasmissione della fede, la piccola
Chiesa domestica chiamata a far conoscere Gesù e il suo Vangelo e ad educare
secondo la legge di Dio, affinché ognuno possa giungere alla piena maturità
umana e cristiana (cfr GIOVANNI PAOLO II, Esort. ap. Familiaris consortio, 2).
Le vostre famiglie siano sempre scuole di fede e di carità, palestre di
comunione e di fraternità.
Cari artisti e operatori dello
spettacolo viaggiante, vi ripeto quanto ho affermato all’inizio del mio
Pontificato: «Non vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal
Vangelo, da Cristo. Non vi è niente di più bello che conoscere Lui e comunicare
agli altri l’amicizia con Lui… Solo in quell’amicizia si dischiudono realmente
le grandi potenzialità della condizione umana. Solo in quell’amicizia noi
sperimentiamo ciò che è bello e ciò che libera» (Omelia nella S. Messa per
l’inizio del Pontificato, 24 aprile 2004). Nell’assicurarvi la vicinanza della Chiesa,
che condivide il vostro cammino, vi affido tutti alla Santa Vergine Maria, la
«stella del cammino», che con la sua materna presenza ci accompagna in ogni
momento della vita.
Benedetto XVI
Benedetto XVI
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