Quando affermiamo "Io credo in Dio Padre onnipotente", stiamo in effetti esprimendo "la nostra fede nella potenza dell'amore di Dio", che attraverso la morte in croce del suo Figlio Gesù, ha sconfitto "l'odio, il male, il peccato e ci apre alla vita eterna". Si tratta, perciò, di "un atto di fede, di conversione, di trasformazione del nostro pensiero, di tutto il nostro affetto, di tutto il nostro modo di vivere". Infatti, "il vero modo di essere potenza" di Dio è totalmente diverso da quello che professa il mondo e da ciò che siamo soliti pensare "secondo i nostri schemi mentali e i nostri desideri".
Così si è espresso Benedetto XVI nell'Udienza Generale di questa settimana, commentando il significato della espressione iniziale del Credo, e continuando il ciclo di catechesi dedicato all'Anno della fede.
L'Onnipotenza di Dio si esprime pertanto "nell'amore, nella misericordia, nel perdono, nell'accettare la nostra libertà e nell'instancabile appello alla conversione del cuore". Un atteggiamento che può apparire "debole" ("fatto di pazienza, di mitezza e di amore"), ma che in definitiva dimostra come "solo chi è davvero potente può sopportare il male e mostrarsi compassionevole; solo chi è davvero potente può esercitare pienamente la forza dell'amore".
"La vera, autentica e perfetta potenza divina" consiste dunque nel "rispondere al male non con il male ma con il bene, agli insulti con il perdono, all'odio omicida con l'amore che fa vivere". Ed è questa l'unica potenza che "vincerà!".
Questa amorevolezza di estrema potenza configura anche un altro aspetto di Dio, quello cioè della sua paternità. Infatti, "come Padre, Dio accompagna con amore la nostra esistenza, donandoci la sua Parola, il suo insegnamento, la sua grazia, il suo Spirito". Ed è "così buono" che "non abbandona mai i suoi figli", "sorregge, aiuta, accoglie, perdona, salva", e tutto ciò "con una fedeltà che sorpassa immensamente quella degli uomini, per aprirsi a dimensioni di eternità".
E sono proprio le nostre manchevolezze, "la nostra debole natura umana, la nostra fragilità" a fare "appello alla misericordia del Signore perché manifesti la sua grandezza e tenerezza di Padre aiutandoci, perdonandoci e salvandoci". E Dio ovviamente risponde a questo nostro appello, "inviando il suo Figlio, che muore e risorge per noi", culmine e manifestazione del sua onnipotenza.
Giovanni Tridente
giovedì 31 gennaio 2013
Benedetto XVI: Bene, perdono e amore di Dio, l'unica potenza che vincerà!
Sezione:
benedetto xvi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Archivio
-
►
2023
(4)
- ► novembre 2023 (1)
- ► agosto 2023 (1)
- ► marzo 2023 (1)
- ► gennaio 2023 (1)
-
►
2022
(5)
- ► dicembre 2022 (3)
- ► marzo 2022 (1)
- ► gennaio 2022 (1)
-
►
2021
(8)
- ► agosto 2021 (1)
- ► luglio 2021 (1)
- ► giugno 2021 (1)
- ► maggio 2021 (1)
- ► aprile 2021 (1)
- ► marzo 2021 (1)
- ► gennaio 2021 (2)
-
►
2020
(7)
- ► ottobre 2020 (2)
- ► luglio 2020 (1)
- ► aprile 2020 (1)
- ► marzo 2020 (1)
- ► gennaio 2020 (2)
-
►
2019
(9)
- ► novembre 2019 (1)
- ► settembre 2019 (1)
- ► giugno 2019 (1)
- ► maggio 2019 (1)
- ► aprile 2019 (2)
- ► marzo 2019 (1)
- ► gennaio 2019 (2)
-
►
2018
(16)
- ► dicembre 2018 (2)
- ► novembre 2018 (2)
- ► ottobre 2018 (2)
- ► settembre 2018 (1)
- ► agosto 2018 (1)
- ► giugno 2018 (3)
- ► maggio 2018 (1)
- ► aprile 2018 (1)
- ► marzo 2018 (1)
- ► febbraio 2018 (1)
- ► gennaio 2018 (1)
-
►
2017
(16)
- ► dicembre 2017 (1)
- ► novembre 2017 (3)
- ► ottobre 2017 (1)
- ► settembre 2017 (2)
- ► luglio 2017 (1)
- ► giugno 2017 (1)
- ► maggio 2017 (1)
- ► aprile 2017 (2)
- ► marzo 2017 (2)
- ► febbraio 2017 (1)
- ► gennaio 2017 (1)
-
►
2016
(19)
- ► novembre 2016 (1)
- ► ottobre 2016 (3)
- ► settembre 2016 (1)
- ► agosto 2016 (2)
- ► luglio 2016 (3)
- ► giugno 2016 (5)
- ► maggio 2016 (2)
- ► aprile 2016 (1)
- ► febbraio 2016 (1)
-
►
2015
(17)
- ► novembre 2015 (1)
- ► ottobre 2015 (2)
- ► settembre 2015 (5)
- ► agosto 2015 (8)
- ► aprile 2015 (1)
-
►
2014
(7)
- ► ottobre 2014 (2)
- ► giugno 2014 (1)
- ► aprile 2014 (3)
- ► febbraio 2014 (1)
-
▼
2013
(66)
- ► dicembre 2013 (1)
- ► settembre 2013 (1)
- ► agosto 2013 (1)
- ► luglio 2013 (5)
- ► giugno 2013 (3)
- ► maggio 2013 (10)
- ► aprile 2013 (7)
- ► marzo 2013 (11)
- ► febbraio 2013 (11)
-
▼
gennaio 2013
(16)
- Benedetto XVI: Bene, perdono e amore di Dio, l'uni...
- Benedetto XVI: nell'unione matrimoniale la fede fa...
- Benedetto XVI: alla base dell'ecumenismo c'è la co...
- Benedetto XVI: uscire continuamente da noi stessi ...
- Benedetto XVI: il servizio della carità non può pr...
- Benedetto XVI: il Signore chiede di avanzare uniti...
- Benedetto XVI: l'Eucaristia è la grande scuola in ...
- Famiglia, dialogo per la pace e Nuova Evangelizzaz...
- Benedetto XVI a Gendarmi e Poliziotti: intensifica...
- Benedetto XVI: Gesù si mette dalla parte dei pecca...
- Benedetto XVI: la fede coinvolge non solo mente e ...
- Benedetto XVI: Buoni samaritani per l'umanità soff...
- Benedetto XVI: l'apertura al trascendente permette...
- Benedetto XVI: il Vescovo precede e indica la stra...
- Benedetto XVI: solo se affidiamo la nostra vita a ...
- Benedetto XVI: il fondamento della nostra pace è l...
-
►
2012
(71)
- ► dicembre 2012 (18)
- ► novembre 2012 (18)
- ► ottobre 2012 (16)
- ► settembre 2012 (3)
- ► luglio 2012 (3)
- ► maggio 2012 (3)
- ► aprile 2012 (2)
- ► marzo 2012 (5)
- ► febbraio 2012 (1)
- ► gennaio 2012 (2)
-
►
2011
(164)
- ► novembre 2011 (6)
- ► ottobre 2011 (4)
- ► settembre 2011 (13)
- ► agosto 2011 (3)
- ► luglio 2011 (18)
- ► giugno 2011 (18)
- ► maggio 2011 (21)
- ► aprile 2011 (19)
- ► marzo 2011 (23)
- ► febbraio 2011 (20)
- ► gennaio 2011 (19)
-
►
2010
(74)
- ► dicembre 2010 (12)
- ► novembre 2010 (20)
- ► ottobre 2010 (20)
- ► settembre 2010 (22)
0 comments:
Posta un commento